Quanti chili si perdono con il palloncino gastrico?

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Tra i metodi per perdere peso rapidamente, il palloncino gastrico si sta facendo sempre più strada, raccogliendo numerosi consensi. 

Questo perché il palloncino gastrico è uno strumento utile per ridurre in modo significativo – e, a seconda del caso specifico del paziente, anche duraturo – il grasso corporeo e migliorare la salute generale dell’organismo. 

Ma quanto ci si può aspettare di perdere con questo metodo? Gli effetti sono davvero duraturi?

Approfondiamo insieme questi aspetti per scoprire di più sul palloncino gastrico. 

Posizionamento del palloncino gastrico: come agisce?

La procedura per il posizionamento del palloncino è abbastanza semplice: è un po’ come “deglutire una capsula più grande del normale”.

Che cosa significa? Nella pratica il palloncino, sotto forma di capsula, viene ingerito collegato ad un filo. Una volta nello stomaco, viene gonfiato ed il filo rimosso sempre passando dalla bocca.

Il posizionamento del dispositivo viene eseguito dal medico chirurgo nel corso di una breve seduta ambulatoriale di circa 30 minuti

Dopo 16 settimane il palloncino si svuota ed è espulso spontaneamente con le feci. 

In questo arco temporale, tuttavia, è necessario lavorare sulla propria alimentazione per favorire la perdita di peso.

Durante il periodo in cui il palloncino permane nello stomaco, il supporto di un dietista specializzato è essenziale per lavorare sul cambiamento delle vecchie abitudini alimentari e sullo stile di vita.

Ricorda che il palloncino è un ottimo aiuto per perdere peso, ma non è una bacchetta magica! Maggiore sarà l’impegno messo nell’affrontare il percorso, migliori saranno i risultati ottenuti.

Muscolo e grasso: qual è la differenza tra i tessuti?

Un altro aspetto importante che conduce all’ accumulo negli anni di tessuto adiposo è sicuramente l’assenza di movimento e lo stile di vita eccessivamente sedentario. 

Devi sapere, infatti, che nell’organismo ciò che regola il metabolismo basale è il muscolo, ovvero la nostra centrale energetica. Per questo motivo è di fondamentale importanza perdere peso in modo sano e fisiologico, preservando la massa muscolare.

Ciò si traduce in un adeguato apporto proteico giornaliero e nella stimolazione della massa muscolare corporea attraverso l’attività fisica, soprattutto di tipo anaerobico con i pesi.

Attenzione, quindi, a come perdi peso. Supponiamo di aver perso 10 kg; questo peso potrebbe essere la somma della perdita di:

  • 3 kg di liquidi
  • 2 kg di massa muscolare 
  • 5 kg di grasso.

In pratica la persona in questione è dimagrita effettivamente di 5 kg di massa grassa, ma allo stesso tempo risulta disidratata e malnutrita, con un conseguente abbassamento del metabolismo basale dovuto alla perdita del muscolo. 

Ecco perché non bisogna mai soffermarsi solo sui valori e sui numeri che leggiamo sulla bilancia.

Scopri di più: Palloncino Gastrico

Come perdere grasso addominale e sulle cosce grazie al palloncino gastrico? 

Uno dei punti di forza del palloncino intragastrico è proprio quello di non focalizzarsi su un’unica zona del corpo, ma di garantire un dimagrimento uniforme e generalizzato.

I risultati a breve termine sono davvero molto soddisfacenti: si osserva un calo del 10-15% di peso a distanza di 4 mesi, nell’85-90% dei pazienti.

Com’è possibile tutto questo? I meccanismi d’ azione su cui si basa l’efficacia del palloncino sono principalmente 3:

  1. riduzione della capienza gastrica
  2. stimolazione dei barocettori gastrici con rallentamento dello svuotamento gastrico
  3. senso di pienezza gastrica e quindi riduzione dell’introito alimentare.

Che l’obiettivo sia lavorare su una parte specifica del corpo o no, devi essere sempre consapevole che il palloncino ti permetterà di agire in modo globale sul tuo organismo e che fa parte di una strategia terapeutica più ampia.

Per raggiungere il tuo risultato devi considerare, infatti, una strategia che si avvale di più armi come: dietoterapia, attività fisica e supporto psicologico.

Palloncino gastrico: quando è indicato il posizionamento?

Per poter posizionare il palloncino gastrico è necessario un BMI maggiore o uguale a 27, valore che indica una situazione di sovrappeso. 

In generale, opta per il posizionamento del palloncino chi:

  • ha numerosi percorsi dietetici alle spalle, risultati nel tempo fallimentari 
  • ha bisogno di perdere peso velocemente per necessità di salute
  • non può o non vuole accedere a un intervento di Chirurgia Bariatrica 
  • deve perdere molti chili in previsione di un intervento di chirurgia bariatrica.

A partire da condizioni differenti o da percorsi personali e di salute differenti, tuttavia, il palloncino può non risultare l’opzione migliore.

Le alternative, in questi casi, non mancano. Vediamo di cosa si tratta.

Trattamenti dimagranti efficaci: alternative al palloncino

Come appena detto ci sono degli altri percorsi che il medico può, eventualmente, valutare e consigliare al paziente qualora non potesse procedere con il posizionamento. 

Le alternative sono:

  1. Approccio farmacologico con Liraglutide che è il principio attivo del farmaco molto simile a un ormone presente nel nostro organismo in grado di produrre effetti come: regolazione della secrezione di insulina da parte del pancreas, inibizione del rilascio di glucagone, rallentamento della velocità di svuotamento gastrico ed aumento della sensazione di sazietà.
  2. Uno specifico protocollo nutrizionale; tra i numerosi protocolli che il medico può consigliare al paziente per la perdita di peso, una possibilità è il protocollo di tipo chetogenico.
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Programma alimentare per perdere peso: un esempio

Ormai lo sappiamo bene, ogni caso e ogni persona è a sé e va trattato con tutte le attenzioni che uno specialista può garantire.

Tuttavia, per darti un’idea di ciò che accade, voglio farti un esempio del programma alimentare che proponiamo, dopo l’inserimento del palloncino gastrico, con il Dott. Federico Messina.

Per i primi 15 giorni post posizionamento le indicazioni nutrizionali sono specifiche: dieta liquida e morbida, per abituare di nuovo lo stomaco a tollerare i cibi solidi. 

A questo punto, seguo e accompagno i pazienti nel percorso di dimagrimento. La “dieta” sarà suddivisa in 3 fasi: fase di attacco, fase 2 e indicazioni di mantenimento. 

Non riuscire a dimagrire: cosa accade?

“Dott.ssa ho il metabolismo bloccato, non riesco a perdere peso, eppure in passato vedevo subito i risultati!”. Sento spesso nel mio studio questa frase.

La percezione di alcuni pazienti, dopo diete rigide affrontate in passato, è di avere un metabolismo che non risponde più.

Quello che avvertono molte persone dopo aver fatto numerose diete restrittive e aver ripreso i kg persi è di avere sempre maggiore difficoltà nel perdere nuovamente  peso

Questo fenomeno si verifica poiché nel tempo la massa magra si è ridotta ed il metabolismo si è abbassato, affiancato da un continuo sali e scendi del peso corporeo, il cosiddetto effetto yo-yo.

Per evitare questo meccanismo è importante prima di tutto non avere fretta, ma dare al corpo il tempo di dimagrire in maniera sana e quindi duratura nel tempo.

Lavora su te stesso e cambia il tuo approccio mentale.

Quando pensi al tuo percorso come ad una “Dieta con un inizio ed una fine”, prima o poi, cadi nella ragnatela di questo meccanismo.

Se decidi, invece, di investire in un buon percorso educativo che ti insegna a mangiare correttamente per raggiungere il tuo obiettivo nella perdita di peso, investendo il tempo necessario, questo non accadrà.

È possibile perdere 20 kg in 3 mesi?

Tutti noi vorremmo vedere subito i risultati delle nostre fatiche, ma per dimagrire veramente bisogna aver pazienza. Tanta pazienza!

Ti spiego perché: piani nutrizionali scorretti ed eccessivamente restrittivi portano inevitabilmente ad un dimagrimento rapido, con conseguente perdita non solo di massa grassa, ma anche muscolare ed acqua.

Perdere muscolo per l’organismo significa un abbassamento del metabolismo basale con conseguente riduzione del dispendio energetico giornaliero. E non solo!

Il corpo vive la restrizione calorica come un momento stressante e per questo si oppone. Il risultato sarà un organismo con più grasso e meno massa muscolare. 

Ricorda sempre che le diete eccessivamente drastiche portano a un dimagrimento altrettanto aggressivo. 

Fai attenzione, quindi, a questi aspetti:

  • non ricorrere a programmi troppo rigidi e restrittivi per l’organismo (stress organico)
  • diffida di chi ti propone dimagrimenti lampo e soprattutto da chi non è un professionista della nutrizione (dietista, dietologo, nutrizionista)
  • no ai programmi detox e agli integratori miracolosi
  • evita il fai da te.
Scopri di più: Palloncino Gastrico

I metodi per dimagrire velocemente sono affidabili? 

Il non rispondere alla terapia nutrizionale non è altro che il risultato di percorsi troppo rigidi e restrittivi e del continuo sali e scendi del peso corporeo, conosciuto come effetto yo-yo.

A proposito di questo fenomeno, lo studio scientifico “Persistent metabolic adaptation 6 years after the biggest loser competition”, diretto da Erin Fothergill, ha messo in luce l’esistenza di una risposta fisiologica – nota come “adattamento metabolico” – al basso introito alimentare che causerebbe la difficoltà nel tempo a perdere di nuovo peso ed una rapida ripresa dei chili persi.

Lo studio in questione ha evidenziato come in alcuni soggetti l’adattamento metabolico permane basso anche a 6 anni dal termine del regime restrittivo.

Ti spiego cosa succede in parole molto semplici: quando ci si sottopone a diete troppo rigide e restrittive, il corpo percepisce il diminuito introito di cibo come una carestia e cerca di contrastarlo con il risparmio calorico e l’aumento del senso di fame.

Con la fine del programma e l’aumento dell’introito di cibo, il metabolismo dovrebbe aumentare e ritornare ai valori precedenti la dieta, ma purtroppo non è così.

Proprio lo studio ci conferma che, a distanza di tempo, il valore del consumo calorico risulta simile a quello del periodo di dieta.

L’adattamento metabolico, che avviene quando ci si sottopone a diete troppo rigide e restrittive, a lungo termine porta inevitabilmente a:

  • rallentamento del metabolismo basale
  • aumento del senso di fame
  • recupero del peso perso.

 

La buona notizia è che puoi prenderti cura del tuo corpo, agendo sui tuoi comportamenti alimentari. 

Un nuovo e sano approccio mentale al rapporto con il cibo è un buon insegnamento che dura tutta la vita! È un po’ come andare in bicicletta: una volta che hai imparato, non torni indietro e ricominci ogni volta da capo. Sarebbe veramente stressante ed avvilente per tutti!

Scopri di più: Palloncino Gastrico

 

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