Obesità e gravidanza, la storia in punta di cuore di Marianna
4 Marzo 2023
Una testimonianza a cuore aperto.
“Sono sempre stata una donna… grande. Sono alta un metro e 80 e ho sempre pesato oltre i 100 chili”, racconta Marianna, 35 anni, mamma di una bambina di 20 mesi ed ex obesa. “Ho sofferto di endometriosi e ho avuto degli aborti, ma durante la gravidanza che è andata a buon fine, grazie al supporto della dottoressa Federica Scali, dietista e nutrizionista, sono aumentata solo di quattro chili. Con l’allattamento invece ne ho presi 16 raggiungendo un peso mai avuto in passato”, prosegue Marianna.
“La principale causa dell’insorgenza dell’obesità è il rapporto non corretto tra ciò che si introduce con l’alimentazione e il consumo calorico giornaliero con lo stile di vita, traducendo il tutto si può dire che le due cause maggiori sono un’errata alimentazione e una mancanza di attività fisica associata a una vita molto sedentaria. Questo sbilanciamento di calorie crea un accumulo di grasso corporeo, che crea poi la comparsa di altre rischiose patologie, come quelle cardiovascolari e/o metaboliche”, spiega il dottor Giuliano Ubezio, medico dietista. Le cure attualmente presenti per combattere e diminuire il peso in eccesso, secondo l’esperto, sono: piani alimentari ipocalorici personalizzati e bilanciati, svolgere attività fisica almeno due o tre ore a settimana e non condurre una vita sedentaria. “Alla dieta va associata una terapia farmacologica per aiutare la perdita di peso oppure si può intervenire con la chirurgia bariatrica tradizionale, dalla più invasiva come la sleeve gastrectomy, oppure con l’utilizzo di un palloncino intragastrico di ultima generazione che non ha bisogno di sedazione per essere posizionato nello stomaco, né per essere rimosso, poiché viene espulso naturalmente dopo essersi sgonfiato automaticamente”, aggiunge Ubezio.
Non essendo affetta da un’obesità grave e non avendo i requisiti necessari per sottoporsi a interventi invasivi, requisiti risultanti da valori relativi all’indice di massa corporea (BMI) e alla comorbilità, Marianna un anno fa ha optato per il palloncino intragastrico, un dispositivo protesico della durata di circa 16 settimane che induce al dimagrimento dal momento che crea un senso di sazietà. Si tratta di un trattamento non risolutivo come il bypass gastrico o la chirurgia bariatrica, ma che ha permesso a Marianna di tornare al peso che aveva prima della gravidanza ed essere anche più agile nel gestire la sua bambina che cominciava a mangiare le prime pappe. Quando il dottor Federico Messina, chirurgo presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale all’Istituto Clinico San Rocco e in Chirurgia Bariatrica e Metabolica presso l’IRCCS Policlinico San Donato, le ha proposto il palloncino, trattamento compatibile con i suoi parametri e con il suo stato di mamma che stava ancora allattando, Marianna ha accettato senza esitazioni. Il palloncino viene ingerito come una pillola, ma se non si riesce come nel caso di Marianna, viene inserito con un catetere che va a posizionarlo all’interno dello stomaco.
La sensazione è simile a quella provata durante una gastroscopia. Prima e dopo l’inserimento vengono prescritti dei farmaci antiemetici e antispastici per evitare o ridurre eventuali nausee e/o vomito e una dieta ad hoc. “Il protocollo alimentare cambia da persona a persona. Io nelle prime tre settimane ho seguito una dieta liquida prescrittami dalla dottoressa Scali poi sono passata ai cibi semi solidi e dopo un mese anche a quelli solidi. Ho perso circa un chilo a settimana quindi in 16 settimane ho perso 16 chili. Quando il palloncino si è sgonfiato l’ho espulso senza accorgermene in modo naturale, semplicemente non sentivo più quella leggera tensione a livello dello stomaco”. A un anno dal trattamento del palloncino Marianna ha mantenuto sempre lo stesso peso e si ritiene soddisfatta del risultato ottenuto: “Se dovessi perdere di nuovo il controllo del mio peso so che potrei ricorrere di nuovo a questo dispositivo, ma grazie al piano della dietista ho imparato cosa e quanto mangiare. Ora che conosco meglio il mio corpo mi sento pronta per un nuovo progetto, una nuova gravidanza!”.
Link all’articolo originale sulla rivista femminile di moda e attualità Marie Claire