Operazione di Chirurgia bariatrica: cosa devi sapere
25 Luglio 2023
La decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica è importante e non va certo presa alla leggera. Ormai da anni è una procedura chirurgica sicura ed efficace ma, come per tutte le cose, ci sono delle considerazioni da fare.
Ecco perché è importante capire cos’è la chirurgia bariatrica, quali sono i tipi di procedure che vengono eseguiti dal Chirurgo e in quali casi può essere effettuata.
Cos’è la chirurgia bariatrica?
La Chirurgia Bariatrica è quella disciplina che si è dimostrata efficace nel trattamento dell’obesità portando il paziente ad una perdita di peso mantenuta nel tempo, con miglioramento o risoluzione delle comorbilità associate e permettendo un allungamento dell’aspettativa di vita.
Con la Chirurgia Bariatrica è stata dimostrata una riduzione della mortalità ed un miglioramento complessivo della qualità di vita del paziente.
L’equipe di chirurgia bariatrica è composta da vari professionisti della salute, tra cui il chirurgo bariatrico, il dietista, lo psicologo e il medico internista o endocrinologo.
Tutto il team medico lavora in collaborazione con il paziente per assicurarsi che ottenga il massimo da ogni fase prevista dal percorso, durante e dopo l’intervento.
Un intervento di chirurgia bariatrica, però, seppur essenziale per il raggiungimento degli obiettivi dei pazienti, rischia di restare fine a se stesso se non sostenuto da nuove abitudini alimentari e da uno stile di vita attivo.
L’obiettivo finale della chirurgia bariatrica e del team di professionisti che se ne occupano è portare il paziente a un miglioramento della salute e della qualità di vita.
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È possibile perdere peso senza dieta?
Per perdere peso è sicuramente necessario un deficit calorico ma se non volessimo agire sulla riduzione degli apporti nutrizionali, l’alternativa è quella di aumentare il dispendio energetico giornaliero con l’attività fisica quotidiana.
Attenzione, però, questo approccio non vale nel contesto di un intervento di chirurgia bariatrica.
In tal caso, infatti, le indicazioni nutrizionali non hanno il solo scopo di accompagnare il paziente nel percorso di dimagrimento, ma sono necessarie soprattutto per evitare spiacevoli carenze nutrizionali, disidratazione e malnutrizione.
Come snellire i fianchi e le braccia?
I responsabili dell’accumulo di grasso a livello di fianchi, glutei e cosce sono principalmente gli ormoni estrogeni.
Tutto dipende dalla specifica conformazione fisica: androide o ginoide. Esistono alcune strategie nutrizionali, integratori ed esercizi mirati finalizzati al miglioramento dei fianchi e della silhouette delle diverse conformazioni.
Al contrario, non esiste un dimagrimento localizzato che faccia dimagrire solo sulle braccia. Una scelta valida è dedicarsi a un buon allenamento con i pesi.
Se la problematica alle braccia, invece, arriva dopo un intervento di chirurgia bariatrica (lo svuotamento dei tessuti a causa della perdita importante di peso è inevitabile), per migliorare la situazione, la strada più efficace è quella della chirurgia plastica.
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In cosa consiste una visita bariatrica?
La visita serve a determinare se la persona è un candidato idoneo alla chirurgia bariatrica, nonché a valutare il suo stato di salute generale ed a sviluppare un piano di cura appropriato.
Il pacchetto delle visite pre intervento, in genere, consiste nella:
- Visita Chirurgica
- Valutazione nutrizionale per idoneità all’intervento
- Valutazione psicologica per idoneità all’intervento
- Visita Medica
- Esami
Sicuramente è anche una buona occasione per discutere con i medici circa la modificazione dello stile di vita e di sciogliere eventuali dubbi.
Come trattare l’obesità con gli interventi chirurgici?
L’obesità è sicuramente una patologia importante da affrontare sia per le sue conseguenze sulla salute che per le sue implicazioni psicologiche. Tuttavia, al giorno d’oggi, è possibile guarire dall’obesità grazie alla chirurgia.
Gli interventi di chirurgia bariatrica hanno la finalità di ridurre le dimensioni gastriche, limitando in questo modo la quantità di cibo che può essere ingerita, alcuni interventi possono ridurre anche la superficie di assorbimento.
I vantaggi in termini di salute sono ormai da tempo indiscussi. La diminuzione del peso corporeo, infatti, porta con sé molti benefici fisici, la risoluzione di alcune patologie come il diabete di tipo 2, l’ipertensione, l’apnea notturna nonchè un netto miglioramento della qualità di vita.
Ma non bisogna cadere nell’errore di credere che possa regalare risultati duraturi nel tempo da solo “non è una bacchetta magica ma semplicemente una Ferrari che bisogna imparare a guidare e di cui averne sempre cura”.
Come detto poco fa, infatti, la chirurgia bariatrica deve necessariamente essere accompagnata da modifiche alla dieta e allo stile di vita. Questi sono i veri elementi indispensabili che garantiscono il mantenimento dei progressi nella perdita di peso.
Se vivi una condizione di obesità, devi sapere che la chirurgia bariatrica può cambiarti la vita, ma avrai bisogno di un supporto medico adeguato.
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Dimagrire con un intervento allo stomaco: i vantaggi della chirurgia bariatrica
Sicura ed efficace contro l’obesità, la chirurgia bariatrica permette di:
- ridurre il peso corporeo in eccesso fino al 60-70% già nel primo anno
- Migliorare o risolvere il diabete di tipo 2
- Avere minore probabilità di malattie cardiovascolari e polmonari
- diminuire il carico sull’apparato scheletrico e muscolare
- migliorare il benessere mentale
- aumentare l’autostima
- ritrovare una vita dinamica e recuperare la socialità.
Chirurgia bariatrica: quali sono gli interventi?
Finora ho parlato di chirurgia bariatrica come un insieme di diverse procedure, ed è proprio così.
Vediamo le principali tipologie di intervento:
Il Bendaggio gastrico
È una procedura restrittiva che consiste nel posizionare un anello nella porzione gastrica superiore, per creare una tasca che comunica con la parte restante dello stomaco attraverso un piccolo passaggio. Il bendaggio è collegato a un serbatoio che permette di regolare l’anello.
Per ridurre il passaggio di cibo nello stomaco basta iniettare nel serbatoio una piccola quantità di soluzione fisiologica che farà stringere il bendaggio.
Si tratta di una procedura reversibile.
Il dimagrimento viene ottenuto dalla riduzione degli apporti nutrizionali giornalieri, nonché dal senso di sazietà precoce.
Il problema più frequente associato al bendaggio è il vomito causato dal riempimento rapido ed eccessivo della piccola tasca gastrica.
La Sleeve Gastrectomy
Questo intervento è di tipo restrittivo ormonale.
Lo stomaco viene “tubulizzato”, per ridurre il volume e arrivare a contenere una ridotta quantità di cibo (circa 150 ml). Precisamente viene asportata la parte gastrica contenente le cellule che secernono grelina, l’ormone regolatore del senso della fame.
La perdita di peso è ottenuta in parte dalla riduzione degli apporti nutrizionali giornalieri e in parte dalla riduzione del senso di fame.
Essendo un intervento di tipo restrittivo e non malassorbitivo, al paziente deve essere ben chiaro che la capacità di assorbire i nutrienti dopo l’intervento resterà invariata e, di conseguenza, comportamenti alimentari scorretti, porteranno nel tempo ad aumentare il rischio di riprendere il peso perso.
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Bypass Gastrico
Il bypass è classificato come intervento con componente sia restrittiva che malassorbitiva.
Con il bypass gastrico il cibo attraversa una piccola tasca gastrica e giunge direttamente nell’intestino, bypassando i primi 70-150 cm. In questo modo la gran parte dello stomaco, il duodeno e una parte del digiuno vengono “saltati”.
Le secrezioni prodotte da fegato e pancreas si ricongiungono al cibo solo in un tratto di intestino più distante così che i processi digestivi inizieranno più a valle del normale.
Con il bypass si prevede, in media, la perdita del 70-80% dell’eccesso di peso corporeo iniziale.
Il Mini bypass gastrico
Si tratta di un intervento di tipo malassorbitivo.
Prevede la creazione di una tasca gastrica lunga e stretta della capienza di circa 150-200 ml, alla quale viene collegata un’ansa intestinale.
Il cibo bypassa il duodeno ed il primo tratto del digiuno (circa 2 m); il risultato è il malassorbimento di alcuni nutrienti.
In questa condizione, il dimagrimento dipende da tre fattori:
- Dalla riduzione degli apporti nutrizionali e del senso di sazietà precoce.
- Dall’influenza sulla secrezione di ormoni intestinali e sui centri ipotalamici regolatori del meccanismo fame-sazietà.
- Dal malassorbimento di alcuni nutrienti, come i grassi, che fisiologicamente vengono assorbiti nel tratto intestinale bypassato.
Con questa procedura in particolare è essenziale seguire delle specifiche indicazioni nutrizionali dopo l’intervento, per evitare spiacevoli carenze nutrizionali.
Chirurgia bariatrica: quando farla?
Parto da una premessa: la valutazione multidisciplinare è fondamentale e necessaria per stabilire se il paziente può accedere o meno all’intervento bariatrico.
Esistono, infatti, alcune condizioni psichiatriche e nutrizionali che controindicano l’intervento chirurgico.
Nel caso in cui, al contrario, non vi siano controindicazioni di questo tipo, sono da valutare i criteri fisici. È possibile fare l’intervento quando:
- BMI ≥ 40 kg/m2
- BMI compreso tra 35-40 kg/m2, in presenza di patologie come diabete, ipertensione, dislipidemia, apnee notturne o altre malattie ortopediche che peggiorano la qualità della vita del paziente.
Chirurgia bariatrica: quali sono le alternative?
E se non fosse possibile ricorrere alla chirurgia bariatrica? Se hai già affrontato una visita con degli specialisti e non rispondi ai criteri per l’intervento, una soluzione molto interessante potrebbe essere il posizionamento del Palloncino intragastrico.
I risultati a breve termine sono molto soddisfacenti. Si osserva un calo del 10-15% di peso a 4 mesi nell’85-90% dei pazienti che posizionano il P.I.
Per posizionare questo dispositivo è sufficiente un BMI maggiore o uguale a 27, ovvero trovarsi in una situazione di sovrappeso.
Il palloncino va considerato come parte di una strategia terapeutica piú ampia che va di pari passo con:
- la dietoterapia
- l’attività fisica
- il supporto psicologico.
Questo perché, non bisogna commettere l’errore di pensare che faccia tutto da solo; certamente è un ottimo aiuto per perdere peso ma i risultati sono direttamente proporzionali all’impegno con cui si affronta il percorso.
Durante il periodo in cui il palloncino permane nello stomaco, è fondamentale lavorare insieme alla modificazione delle vecchie abitudini alimentari e sullo stile di vita.
Ci sono, infine, degli altri percorsi che il medico può eventualmente valutare e consigliare al paziente come: l’approccio farmacologico oppure un protocollo nutrizionale specifico.